Onorevoli Colleghi! - Uno degli obiettivi della legislatura che si apre dovrà essere la diffusione delle tecnologie digitali. Da ciò dipende la crescita della nostra competitività, il miglioramento della qualità dei servizi e della qualità della vita. Ma alla diffusione di massa dell'uso delle tecnologie dell'informazione è altresì legata la possibilità di garantire in modo generalizzato ai nostri cittadini l'accesso alla rete e a quell'enorme miniera di informazioni e di conoscenze che essa offre. Il conseguimento di questi obiettivi - che rappresentano un punto cruciale e qualificante dei programmi elettorali della Margherita, dell'Ulivo e dell'Unione - è legato ad una serie molto articolata di politiche e di azioni. Ma la condizione pregiudiziale perché il processo parta è che si diffonda tra i cittadini l'accesso alla rete, l'alfabetizzazione informatica, l'utilizzo dei servizi che le pubbliche amministrazioni offrono on line.
      Ecco perché con la presente proposta di legge si prevede, innanzi tutto, l'attribuzione ad ogni nuovo nato (ma via via il processo riguarderà tutti i cittadini) di un recapito elettronico che insieme all'identità elettronica - rappresentata dal codice fiscale e dalla carta di identità elettronica (la cui distribuzione sarà accelerata al massimo dal prossimo Governo dell'Unione) - sarà il modo attraverso cui le amministrazioni pubbliche dialogheranno on line con i cittadini, invieranno informazioni, comunicazioni e servizi. È dunque un'iniziativa che ha un valore pratico ma che vuole avere anche un forte valore simbolico e rappresentare il primo atto concreto verso lo sviluppo di quell'Italia digitale di cui, nel corso della campagna elettorale, abbiamo tratteggiato le caratteristiche

 

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salienti e che ora abbiamo il compito e la responsabilità di realizzare.
      In particolare, la proposta di legge prevede di attribuire a tutti i nuovi nati una casella di posta elettronica certifcata (PEC) gratuita a decorrere dall'anno 2007. L'obiettivo è quello di fare in modo, in armonia con quanto previsto dal codice dell'amministrazione digitale, di cui al decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82, in vigore dal 1o gennaio 2006, e dal testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000, in materia di documentazione amministrativa, di allargare l'utilizzo degli strumenti e dei servizi di e-government nonché di rendere effettivo il diritto del cittadino di ricevere comunicazioni per mezzo della PEC.
      Per raggiungere tale obiettivo e contenere i costi sarà opportuno utilizzare i processi già in vigore per la distribuzione del codice fiscale (attribuito ad ogni nuovo nato dal Ministero dell'economia e delle finanze attraverso la gestione effettuata dalla SOGEI) e definirne inoltre gli aspetti tecnici e formali per il corretto funzionamento. In tale senso, visto anche il decreto del Ministro per le innovazioni e le tecnologie 2 novembre 2005, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 266 del 15 novembre 2005, che stabilisce le regole tecniche per la formazione, la trasmissione e la validazione della PEC, e il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 11 febbraio 2005, n. 68, che disciplina l'utilizzo della PEC, si attribuisce al Centro nazionale per l'informatica nella pubblica amministrazione (CNIPA) il compito di definire i processi più adeguati per la gestione e la distribuzione della PEC ad ogni nuovo nato nonché di individuare i fornitori di PEC tra i soggetti abilitati iscritti nell'apposito elenco gestito dal CNIPA stesso, mediante bando ad evidenza pubblica.
      Alla copertura finanziaria dell'onere derivante dall'acquisto da parte dello Stato di caselle di PEC per ogni nuovo nato e dai costi di progettazione e infrastruttura, quantificato in 7 milioni di euro annui, si provvede mediante ricorso alle minori spese postali connesse all'uso della posta elettronica. All'invio della comunicazione relativa all'assegnazione dell'account di posta elettronica provvede, senza oneri aggiuntivi, la SOGEI, contestualmente all'invio del codice fiscale.
 

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